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29-09-23

Condivi su

collagene perduto

La chiamano age positivity ed è quell’attitudine, soprattutto femminile, che si basa sull’accettazione del tempo che passa e che è ha addirittura generato il movimento “pro aging”.

Insomma un’inversione di tendenza sempre più diffusa anche fra le star del cinema e la convinzione che l’invecchiamento non va vissuto come un fardello o una vera e propria ossessione, ma come un dono che va vissuto al meglio.

Non è raro leggere di prodotti miracolosi che garantiscono l’eterna giovinezza come creme che promettono di restituire la freschezza della gioventù perduta. La realtà è un po’ diversa, ma questo non significa arrendersi, impotenti, all’ineluttabile trascorrere del tempo.

Si può infatti rallentare l’invecchiamento della pelle con una corretta routine, attraverso una regolare attività fisica, migliorando la qualità del sonno e con specifici trattamenti.

Il benessere della pelle deriva anche dal cosiddetto “esposoma”, un concetto mutuato dal mondo della medicina e che riguarda tutti quei fattori esterni come l’inquinamento, l’esposizione ai raggi UV, l’alimentazione e lo stress. Tutti questi elementi possono contribuire a danneggiare la pelle.

Alcuni percorsi di skin longevity eseguiti da professionisti nei centri benessere ed estetica avanzata, possono contribuire a mantenere la pelle più elastica e migliorarne visibilmente l’aspetto. Un trattamento viso in questi luoghi non rappresenta solo un servizio estetico ma una parentesi con sé stessi per ritrovare il giusto equilibrio fra mente e corpo, per un’esperienza di benessere a 360 gradi.

Invecchiare è un’opportunità che il mondo del beauty può trasformare in un’esperienza più interessante. Prendersi cura di sé e della propria pelle è importante. Ma lo è ancora di più la nostra attitudine, l’approccio mentale ad una diversa forma di bellezza, poiché influisce molto sul modo in cui invecchiamo e viviamo il cambiamento dettato dagli anni che passano.